BEDINGFELD, Henry – GWYNN-JONES, Peter. Heraldry. Leicester. Magna Books. 1993, p. 160, rilegato, (24×31). £. 35.
Scritto, illustrato (interamente a colori) e stampato nella migliore tradizione inglese del libro araldico, non deve ingannare per il titolo, identico a quello di Volborth, all’inizio di questa nota.
Bedingfeld e Gwinn-Jones sono due funzionari del londinese College of Arms, istituzione cui sono affidati la cura e il disbrigo delle materie attinenti alle questioni di protocollo, genealogia, stemmi, etc., per delega e conto del Sovrano, fons honorum; il primo è Rouge Croix Pursuivant, il secondo Lancaster Herald, e perciò profondi conoscitori dei soggetti trattati oltre che scrittori notevoli per garbo e, poiché sono inglesi colti, per humour.
Rispetto all’impianto tecnico-descrittivo di Volborth i nostri autori propongono un testo di notevole densità storica, accompagnato da un corredo illustrativo di grande efficacia, che consente di “vedere”, dalle origini ai nostri giorni, la grande adattabilità dell’araldica, nata come segno di identificazione del cavaliere armato in battaglia e nei tornei, e poi lentamente arricchitasi di altre funzioni dichiaratorie (armi ancestrali, di dominio, di pretesa, matrimoniali, etc.)·
Vale la mena di elencare i capitoli del volume: Origini, Gli araldi, Gli animali fantastici [utilizzati in araldica], Fauna e flora, Araldica reale, Araldica internazionale.
Il tutto seguito da un utilissimo glossario e preceduto da una prefazione del duca di Norfolk, Earl marshal ereditario d’Inghilterra, e come tale diretto tramite tra i1 Sovrano e il College of Arms.
Chi scrive sinceramente si augura che molti lettori di Nobiltà possano essere in grado di trarre diletto dalla lettura (e dal possesso) di questo libro. (g.a.g.).