ISTITUTO ARALDICO GENEALOGICO ITALIANO

(Associazione senza fine di Lucro)

Membro della Confédération Internationale de Généalogie et d’Héraldique

SCUOLA DI GENEALOGIA, ARALDICA E SCIENZE DOCUMENTARIE

vincolata all’Escuela de Genealogia Heráldica y Nobiliaria dell’Instituto Salazar y Castro di Madrid

accreditata da The Institute for Heraldic and Genealogical Study di Canterbury

membro dell’International Federation of Schools of Family History

Corso di Araldica destinato al Dipartimento del Cerimoniale di Stato

ed in particolare all’Ufficio Onorificenze ed Araldica della Presidenza del Consiglio dei Ministri

I edizione dal 22 al 26 settembre 2003 dalle ore 9 alle 14,00

II edizione dal 13 al 17 ottobre 2003 dalle ore 9 alle 14,00

L’Istituto Araldico Genealogico Italiano e la Scuola di Genealogia, Araldica e Scienze Documentarie hanno ricevuto l’incarico dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Segretariato generale dipartimento risorse umane e organizzazione – Servizio Formazione di organizzare un corso di formazione sulle tematiche relative all’araldica.

I docenti sono stati: Pier Felice degli Uberti (direttore del corso), Carlo Tibaldeschi, Maurizio Carlo Alberto Gorra, Fabio Cassani Pironti, Marco Horak e Maria Loredana Pinotti (segretario).

I GIORNATA

Il programma è totalmente dedicato all’araldica e alla composizione degli stemmi in un confronto europeo e mondiale; inoltre permette di apprendere oltre alla storia e alle fonti anche le tecniche per realizzare una corretta blasonatura degli stemmi.

L’araldica e gli stemmi

– Le origini (come sono nati gli stemmi e come si sono diffusi)

– La storia e l’evoluzione storica dell’araldica

– Il termine e il concetto di Araldica – le teorie sulla simbologia

– Gli Araldi

– L’uso degli stemmi e delle armi familiari

– L’evoluzione tecnica ed artistica degli stemmi

– La scientificità e l’utilità dell’araldica (le fonti, i documenti, i trattati; le raccolte di stemmi; le opere di consultazione sugli stemmi manoscritte e a stampa)

Lo scudo e le sue rappresentazioni

– Le differenti forme e i punti dello scudo

– Gli elementi araldici dello scudo [gli smalti (metalli, colori, pellicce, rappresentazione grafica degli smalti – tratteggi e lettere -, simbologia degli smalti); le figure araldiche: figure lineari (partizioni semplici, ripartizioni, convenevoli partizioni, riduzioni); figure geometriche (pezze principali o onorevoli di primo ordine, pezze derivate o onorevoli di secondo ordine, pezze onorevoli di terz’ordine); figure rappresentative (naturali, artificiali, ideali, fantasiose e chimeriche); le rappresentazioni degli elementi araldici e la loro posizione nello scudo (posizione nella rappresentazione delle pezze; termini comuni alle pezze; termini comuni alle figure rappresentative; termini comuni alle pezze e alle figure rappresentative); i segni di differenziazione: brisure]

– Gli ornamenti dello scudo [gli ornamenti esterni (elmo; corona; cercine; cimiero; lambrecchini; mantellina; piume); gli ornamenti attorno allo scudo (cordone o laccio; onorificenze e decorazioni; rosario; tenenti, supporti e sostegni); gli ornamenti sui quali si pone lo scudo (manto; bandiere e stendardi; trofei; insegne cavalleresche o nobiliari; iscrizioni; allegorie); gli ornamenti situati sotto o sopra lo scudo (grido di guerra o divisa; padiglione; figure ornamentali); le livree; gli attributi araldici delle donne]

Le regole araldiche

– Le leggi araldiche

– Le regole e i metodi generali per blasonare (descrivere uno stemma)

— Le blasonature italiane nei diversi periodi

– L’uso del pantone grafico in araldica attraverso l’esempio della Repubblica di San Marino (gli stemmi dei Castelli sammarinesi)

– Gli insegnamenti araldici (scuola araldica scientifica contemporanea; caratteristiche dell’araldica straniera; classificazione degli stemmi)

Esercitazioni pratiche

– Come si realizza uno stemma

– Come si blasona uno stemma

II GIORNATA

Il programma è totalmente dedicato alle applicazioni dell’araldica nei vari settori delle attività umane e presenta i più comuni principi giuridici legati al diritto e alla tutela dell’espressione grafica di un Ente o un cognome sia in Italia che nel mondo. Durante la giornata è prevista la realizzazione di uno stemma ex-novo e l’apprendimento dei più diffusi sistemi informatici araldici.

Le applicazioni dell’araldica

– L’araldica familiare

– L’araldica nelle istituzioni (concetti di: araldica nazionale, araldica regionale, araldica provinciale, araldica municipale, araldica militare)

– L’araldica rappresentativa (araldica industriale; araldica sportiva; araldica turistica; araldica nelle professioni e nei mestieri; araldica nei partiti e nei movimenti politici)

– L’araldica ecclesiastica (nella Chiesa cattolica romana; nella Chiesa anglosassone; nelle Chiese ortodosse orientali)

– L’araldica nell’arte e nella decorazione (il ritratto, la miniatura, la ceramica, gli ex-libris, ecc.)

– I sistemi informatici araldici

– Gli stemmi degli Enti morali e dei Corpi Militari di Stato in Italia e nel mondo

La capacità araldica

– L’arma pura

– I segni di bastardigia

– Le modificazioni, gli aumenti e le diminuzioni di stemmi

– La capacità araldica e la natura giuridica delle armi gentilizie sino alla Rivoluzione francese e dopo di essa

– Gli stemmi nobiliari e di cittadinanza nel Regno d’Italia

– L’uso legale e la tutela dello stemma di famiglia nella Repubblica Italiana e all’estero (certificazioni dei Re d’Armi di Spagna; certificazioni del College of Arms di Londra; certificazioni della Lyon Court di Edinburgo; certificazioni dell’Ufficio araldico della Repubblica d’Irlanda; certificazioni dell’Araldo del Canada; certificazioni della Repubblica del Sud Africa)

– L’usurpazione dello stemma di Enti e di altre famiglie

Esercitazioni pratiche

– La realizzazione di uno stemma ex-novo

– L’apprendimento dei più diffusi sistemi informatici di araldica

III GIORNATA

Il programma è totalmente dedicato all’Araldica degli Enti ed offre una completa panoramica degli usi, delle tradizioni, e delle nuove creazioni di figure e metodologie araldiche praticate oggi dagli Uffici Araldici di Stato nel mondo.

L’Araldica degli Enti

L’araldica degli Enti nella Repubblica Italiana

— la raffigurazione della simbologia geografica (gli astri e l’aria, l’acqua, gli elementi minerali, i rilievi, il suolo, i metalli, la vegetazione, gli animali, l’uomo, la navigazione, la flotta, l’agricoltura, l’industria, gli edifici)

L’araldica degli Enti in Europa

– Nazioni europee con stemmi contenenti riferimenti geografici (Gibilterra, Lettonia, Moldavia, Romania, Slovacchia, Slovenia, San Marino, Ungheria)

– Nazioni europee dove esiste la figura dell’Araldo

— le Autorità araldiche in Gran Bretagna

— Inghilterra: il College of Arms (il simbolo araldico dell’Inghilterra; esempi di stemmi di Enti pubblici dell’Inghilterra e del Galles)

— Scozia: la Lyon Court (il simbolo araldico della Scozia; esempi di stemmi di Enti pubblici della Scozia; corone di enti e comunità)

— L’Autorità araldica in Irlanda (l’Ufficio del Capo Araldo d’Irlanda; il simbolo araldico dell’Irlanda)

— Le Autorità araldiche in Spagna

— i Re d’Armi di Spagna

— gli Ufficiali d’Armi delle Comunità Autonome (Castiglia e Leon; Catalogna; esempi di stemmi delle Comunità Autonome; esempi di stemmi di capoluoghi di provincia)

– Nazioni asiatiche con stemmi contenenti riferimenti geografici (Corea del Nord; Hong Kong; Indonesia; Libano; Malaysia; Nepal; Pakistan; Yemen)

– Nazioni africane con stemmi contenenti riferimenti geografici (Benin; Botswana; Burundi; Repubblica Centrafricana; Ciad; Costa D’avorio; Gabon; Gambia; Ghana; Lesotho; Liberia; Malawi; Marocco; Maurizio; Namibia; Niger; Nigeria; Sant’Elena; Saõ Tomé; Senegal; Seycelles; Sierra Leone; Somalia; Swaziland; Tanzania; Uganda; Zambia)

– Nazioni africane dove esiste la figura dell’Araldo

— l’Autorità araldica del Kenya (stemma del Kenya; esempi di stemmi di città: stemma di Nairobi)

— l’Ufficio Araldico di Stato della Repubblica Sudafricana (stemma nazionale del Sudafrica – evoluzione dall’antico stemma alla nuova concezione africana dell’araldica; esempi di stemmi di Stati-regioni, Città e Villaggi; ideazione di nuove figure araldiche)

— l’Autorità araldica dello Zimbabwe (i precedenti araldici, esempi di stemmi delle città dello Zimbabwe; i precedenti stemmi coloniali)

– Nazioni americane con stemmi contenenti riferimenti geografici (Anguilla; Antigua e Barbuda; Bahamas; Barbados; Belize; Bermuda; Bolivia; Isole Cayman; Cile; Colombia; Costa Rica; Cuba; Dominica; Ecuador; Isole Falkland o Malvine; Giamaica; Grenada; Guyana; Honduras; Panamá; Perú; Saint Kitts e Nevis; Saint Lucia; Suriname; Trinidad e Tobago; Turks e Caicos; Uruguay; Venezuela)

— Nazione americana dove esiste la figura dell’Araldo

— l’Autorità araldica del Canada (l’organizzazione; stemma della Nazione, stemmi di Province; stemmi di Comuni nelle varie Province; la creazione di nuove figure araldiche nel confronto quotidiano con la flora e la fauna locale)

– Nazioni oceaniane con stemmi contenenti riferimenti geografici (Australia; Figi; Kiribati; Nauru; Nuova Zelanda; Salomone; Tuvalu)

IV GIORNATA

Il programma è totalmente dedicato agli Ordini cavallereschi, onorificenze, decorazioni e sistemi premiali in un confronto con la situazione italiana ed una attuale esauriente panoramica mondiale.

Ordini cavallereschi, Onorificenze, Decorazioni e Sistemi premiali

– L’origine degli Ordini cavallereschi

– Gli ordini militari regolari

– La cavalleria onoraria

– I gradi cavallereschi

– Gli ordini cavallereschi superstiti oggi

– La più accettata classificazione degli ordini (dinastico, semi-indipendente, estinto, falso, familiare, magistrale, confraternale, nobilitante, pontificio, soppresso, statuale, trasformato in associazione)

– Gli ordini cavallereschi degli Stati preunitari italiani

– Gli ordini del Regno d’Italia

– Gli ordini della Repubblica Italiana (le onorificenze, le decorazioni, i sistemi premiali, la legge 3 marzo 1951 n° 178)

– Il concetto di ordini non nazionali

– Gli ordini della Santa Sede (conferiti direttamente, di subcollazione, le decorazioni)

– L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (l’Ordine e le decorazioni)

– L’Ordine di Santa Maria di Gerusalemme o “Ordine Teutonico” (la trasformazione di un ordine cavalleresco in ordine mendicante; i Cavalieri d’onore, i Mariani)

– Il Sovrano Militare Ordine di Malta (l’evoluzione dell’ordine, le onorificenze e le decorazioni)

– L’Alleanza degli Ordini di San Giovanni

– Le precisazioni in materia cavalleresca emesse dalla Santa Sede

– Gli ordini considerati dinastici (o non nazionali) attualmente conferiti in Italia ed autorizzabili in base alle Legge 3 marzo 1951, n°178

– Gli “ordini” cosi autonominatisi (i falsi nei precedenti storici, e nell’attuale situazione in Italia e nel mondo)

– Le differenze fra gli Ordini Britannici e del Commonwealth e gli Ordini Europei impostati sul modello della Legion d’Onore

– Le onorificenze degli Stati (Europa, Asia, Africa, Americhe)

– Il concetto di Sistema premiale nel mondo

– Ordini intesi come Sistemi premiali concessi dai Governatori degli Stati Uniti d’America, e da altri Stati facenti parte di una Federazione (Federazione Russa, Brasile ecc.)

– I gradi militari onorari intesi come Sistemi premiali e privilegio degli antichi Stati del Sud degli Stati Uniti d’America (Colonnello del Kentucky, Ammiraglio del Texas; Ammiraglio del Nebraska; Colonnello e Tenente Colonnello nei vari Stati del Sud)

– Le onorificenze intese come Sistemi premiali della varie Società mondiali di Croce Rossa

– I vari sistemi premiali concessi da organismi di interesse mondiale ed accettati dagli Stati (Premio Nobel, ecc.)

– Gli ordini goliardici in Italia

– La Commissione Internazione per lo Studio degli Ordini Cavallereschi

V GIORNATA

Il programma è dedicato ad Elementi di Cerimoniale ed Elementi di Uniformologia per offrire una visione completa di aspetti legati sia all’araldica che ai sistemi premiali.

Elementi di cerimoniale

– Il cerimoniale di stato (dal Regno d’Italia alla Repubblica italiana)

– Il cerimoniale diplomatico [regolamento adottato dal Congresso di Vienna (1815) ed integrazioni del Congresso di Aquisgrana (1818)]

— le relazioni fra capi di stato

— la posizione dei rappresentanti esteri (il corpo diplomatico; rango e prerogative del rappresentante; cessazione della qualità di rappresentante)

— la relazione dei rappresentanti diplomatici esteri fra loro

— la forma degli atti diplomatici (lettere di consiglio; lettere di gabinetto; lettere autografe; lingua degli atti diplomatici; stile degli atti; tempo e modo di esecuzione di determinati atti)

– Il cerimoniale marittimo (il saluto; le visite di corpo; il giuramento delle reclute; il giuramento degli ufficiali; gli onori navali; il saluto tra navi)

Elementi di uniformologia

– Le origini e l’evoluzione

– L’evoluzione storica delle uniformi dei funzionari civili dal Regno d’Italia alla Repubblica italiana (primo ministro; ministro segretario di stato; sottosegretario di stato; prefetto e consigliere di prefettura; rappresentanti diplomatici all’estero; magistrati; professori universitari)

– Le uniformi dei professionisti con funzioni pubbliche (avvocati e procuratori)

– Le uniformi militari (le uniformi storiche degli antichi stati italiani; l’uniforme nelle forze armate italiane e nei corpi militarizzati)

– Il regolamento per la disciplina delle uniformi militari (la tipologia; le deroghe dall’uso obbligatorio dell’uniforme; l’uso facoltativo dell’uniforme; i militari in particolare destinazione; i militari delle categorie di congedo; i vari tipi di uniforme; i distintivi; l’uso delle uniformi; gli elementi comuni nell’uniforme [decorazioni, distintivi, particolari capi di uniforme])

– Le uniformi negli Ordini cavallereschi