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Gli Ordini Cavallereschi
di Giorgio Aldrighetti
Repubblica Italiana
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_tta_pageable no_fill_content_area=”1″ active_section=”1″ tab_position=”top”][vc_tta_section title=”Sezione 1″ tab_id=”1459177523541-80cd5909-a7b8″][vc_column_text]Distinzioni cavalleresche e onorifiche civili della Repubblica Italiana (*)
La Repubblica premia le benemerenze individuali e collettive con distinzioni cavalleresche (Ordini cavallereschi nazionali) e distinzioni onorifiche (Decorazioni, Ricompense, medaglie). Il Presidente della Repubblica è capo degli Ordini cavallereschi nazionali e conferisce le distinzioni cavalleresche e onorifiche.
L’insignito di distinzioni cavalleresche e onorifiche della Repubblica può fare pubblico uso del titolo corrispondente.
Le distinzioni cavalleresche e onorifiche della Repubblica possono essere liberamente portate, secondo le relative disposizioni. L’uso delle insegne è di norma prescritto nelle festività nazionali, alla presenza del Presidente della Repubblica, nelle cerimonie ufficiali di carattere civile e militare.
(*) tratto da: Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 30 ottobre 2001[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Sezione 2″ tab_id=”1459177523647-d7a8aafb-59ec”][vc_column_text]
ORDINE AL MERITO DELLA
REPUBBLICA ITALIANA
L’O.M.R.I. venne istituito con la legge 3 marzo 1951, nr.158 e lo Statuto con D.P.R. del 31 ottobre 1952. Modificato nelle insegne con il D. P. R. 30 Marzo 2001 n° 173.
L’Ordine viene conferito con decreto del Presidente della Repubblica, capo dell’Ordine e non Gran Maestro, ai cittadini italiani e stranieri, per speciali benemerenze verso la nazione.
La concessione delle Onorificenze ha luogo ordinariamente il 2 giugno (proclamazione della Repubblica Italiana) e il 27 dicembre (promulgazione della Costituzione della Repubblica Italiana).
La decorazione non può essere concessa ai cittadini che non abbiano compiuto il 35° anno d’età.
In caso di eccezionali benemerenze, al Cavaliere di Gran Croce può essere conferita la decorazione di Gran Cordone.
La nuova insegna dell’O.M.R.I. si compone di una croce patente, ritondata, con i bracci smaltati di bianco (smaltati d’oro per gli Ufficiali e smaltati d’argento per i Cavalieri), filettata d’oro, attraversante due rami di ulivo e di quercia d’oro, fruttati dello stesso, posti in cerchio. La croce è caricata al centro da uno scudetto circolare d’oro, bordato d’azzurro, recante nel recto l’emblema della Repubblica Italiana d’oro; all’interno della bordatura, in lettere lapidarie maiuscole romane d’oro, nella semiarea superiore le parole AL MERITO DELLA e, in quella inferiore, la parola REPUBBLICA; nel verso, l’effigie a sbalzo dell’Italia turrita d’oro in profilo e, all’interno della bordatura, in lettere lapidarie maiuscole romane d’oro, nella semiarea superiore le parole PATRIAE UNITATI, in quella inferiore le parole CIVIUM LIBERTATI, fra loro separate da due punti d’oro. La croce è appesa al nastro dell’Ordine, nelle forme previste per le varie classi.
Il nastro dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana è di verde, con due liste di rosso propinque ai bordi.
Ci sia consentito esprimere le nostre perplessità sui bracci della croce dell’insegna O.M.R.I. con il colore dello smalto diverso per le classi di Ufficiale e di Cavaliere.
Di norma, le insegne degli ordini cavallereschi non modificano gli smalti delle proprie decorazioni, ma solo le dimensioni, secondo le classi.
L’Ordine si divide nelle seguenti classi:
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone |
|
Cavaliere di Gran Croce | |
Grande Ufficiale | |
Commendatore | |
Ufficiale | |
Cavaliere |
La precedente insegna consiste in una croce greca d’oro, smaltata di bianco a quattro bracci, bordata e pallinata in oro, con in cuore una stella d’oro a cinque punte.
Negli angoli dei bracci, quattro aquile romane spiegate d’oro. Il nastro dell’Ordine è di verde, con orlature di rosso su ciascun lato.
(**) le immagini sono tratte da: Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento del Cerimoniale di Stato IL SISTEMA ONORIFICO CIVILE DELLA REPUBBLICA – Roma 2002[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Sezione 3″ tab_id=”1459177999969-cf5b05a3-ae88″][vc_column_text]
ORDINE AL MERITO DEL LAVORO
Sua Maestà Umberto I, con R.D. 1° maggio 1898 nr. 195, istituiva una decorazione AL MERITO AGRICOLO, INDUSTRIALE e COMMERCIALE, destinata a premiare i cittadini benemeriti.
Sua Maestà Vittorio Emanuele III, con R.D. 9 maggio 1901 nr.168, riformò l’Istituzione creando l’Ordine Cavalleresco del merito agrario, industriale e commerciale, con una sola classe, quella dei Cavalieri.
Con l’avvento della Repubblica, l’Ordine venne riordinato con la legge 27 marzo 1952 nr.199 e modificato con le leggi 15 novembre 1952 nr. 1793 e 12 ottobre 1964 nr.1080, mentre con la legge 15 maggio 1986 nr. 194, sono state dettate nuove norme sull’Ordine.
Le insegne vengono conferite annualmente il 2 giugno a un massimo di venticinque cittadini italiani e due cittadini stranieri, particolarmente benemeriti nei campi agricolo, industriale e commerciale.
La decorazione dei Cavalieri del Lavoro consiste in una croce d’oro smaltata di verde, caricata in cuore di uno scudetto circolare rappresentante su campo di bianco l’emblema della Repubblica in oro e nel rovescio, sempre su scudetto circolare di bianco, la dicitura in oro AL MERITO DEL LAVORO 1901.
Il nastro dell’Ordine è di verde al palo di rosso.
Per premiare invece i lavoratori dipendenti, Sua Maestà Vittorio Emanuele III, con R.D. 30 dicembre 1923 nr. 3167, istituì la Stella AL MERITO DEL LAVORO.
La decorazione non comporta titolo cavalleresco non essendo Ordine, ma conferisce all’Insignito il titolo di Maestro del Lavoro.
Le norme per le concessioni vennero modificate con R.D. 4 settembre 1927 nr. 1785, e con le leggi 18 dicembre 1952 nr. 2389, 1° maggio 1967 nr. 316 e 26 ottobre 1971 nr. 918.
Annualmente possono venire conferite mille decorazioni Stella Al Merito del Lavoro.
La decorazione consiste in una stella a cinque punte d’oro, smaltata di bianco, con in cuore uno scudetto circolare di verde caricato da un rilievo in argento dorato raffigurante la testa d’Italia turrita, mentre sul rovescio, sempre su medesimo scudetto di verde, la legenda in oro AL MERITO DEL LAVORO 1924.
Il nastro della decorazione è giallo al palo di verde.
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ORDINE MILITARE DI
VITTORIO VENETO
Nel 1968, per ” esprimere la gratitudine della Nazione ai cittadini che contribuirono alla vittoriosa conclusione della prima guerra mondiale” (1915 – 1918), venne istituito, con legge 18 marzo 1968 nr. 263, l’Ordine Militare di Vittorio Veneto, con un’unica classe, quella dei Cavalieri.
L’Ordine è riservato ai combattenti che furono decorati della Croce al Merito di guerra o che erano nelle condizioni per ottenerla.
Per i combattenti che avevano prestato almeno sei mesi di servizio militare in guerra era prevista una medaglia in oro, di piccolo formato, a ricordo.
L’insegna si compone di una croce greca, in bronzo, con rami di quercia sulle bordature dei bracci della croce, caricata in cuore da uno scudetto circolare riportante la Stella d’Italia, contornata dalla dicitura ORDINE DI VITTORIO VENETO, mentre sul rovescio, in cuore, appare caricato l’elmo usato dalle truppe italiane nel primo conflitto mondiale.
Il nastro è di bianco, caricato da un palo centrale d’azzurro e da due pali laterali esterni formati ciascuno da sei verghette rappresentanti i colori della bandiera italiana alternati.
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ORDINE DELLA STELLA
DELLA SOLIDARIETÀ ITALIANA
Istituito con D.L.C.p.S. 27 gennaio 1947, n. 703, poi modificato con il D.L. 9 marzo 1948, n. 812; rinnovato nelle insegne con D.P.R. 21 settembre 2001. È conferibile agli italiani all’estero e agli stranieri, civili e militari.
Comprende tre classi:
Grande Ufficiale | |
Commendatore | |
Cavaliere |
L’insegna dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana si compone di una croce stellata, smaltata di bianco, filettata d’oro, attraversante un’altra croce stellata di verde, filettata d’oro, posta in decusse, esse croci a loro volta attraversanti due rami di ulivo e di quercia d’oro, fruttati dello stesso, posti in cerchio. La croce stellata di bianco reca al centro uno scudetto circolare d’oro, bordato d’azzurro, recante la raffigurazione in oro dell’episodio del Buon Samaritano; all’interno della bordatura, in lettere lapidarie maiuscole romane d’oro, nell’area superiore la parola SOLIDARIETA’, in quella inferiore la parola ITALIANA. La croce è appesa al nastro dell’Ordine, nelle forme previste per le varie classi. Il nastro dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana è di rosso, bordato alle estremità da due liste affiancate, l’esterna di verde, l’altra di bianco.
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(**) le immagini sono tratte da: Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento del Cerimoniale di Stato IL SISTEMA ONORIFICO CIVILE DELLA REPUBBLICA – Roma 2002
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ORDINE MILITARE D’ITALIA
Per premiare le benemerenze e gli atti di valore, Sua Maestà Vittorio Emanuele I, Re di Sardegna, istituì, con R.D. del 14 agosto 1815, l’Ordine Militare di Savoia.
Sino a tale data le benemerenze militari venivano risaltate con il conferimento dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Con l’avvento della forma repubblicana, l’Ordine assunse la denominazione di Ordine Militare d’Italia, in forza del Decreto Legislativo del Capo Provvisorio dello Stato nr. 4 del 2 gennaio 1947, e con la Legge 9 Gennaio 1956 n° 25.
L’Ordine si divide in cinque classi, presentando le relative decorazioni limitatamente a Cavaliere di Gran Croce e Grande Ufficiale:
Cavaliere di Gran Croce | |
Grande Ufficiale | |
Commendatore | |
Ufficiale | |
Cavaliere |
e può essere conferito, oltre che ai militari italiani, anche alle bandiere dei reggimenti ed ai militari stranieri.
La decorazione cavalleresca si compone di una croce greca smaltata di bianco, a quattro bracci terminanti a forma di rombo, con una ghirlanda di foglie di quercia e d’alloro smaltate di verde, intercalate da bacche smaltate di rosso, il tutto circondante la croce.
Nel cuore della croce, su campo di rosso, due sciabole poste in decusse, ossia a croce di Sant’Andrea, con le punte rivolte verso l’alto e tra queste le date 1855 e 1947 (riforma dell’Ordine sabauda e repubblicana); nel rovescio, su campo di bianco, in oro, RI (Repubblica Italiana), contornata dalla legenda, sempre in lettere d’oro su campo di rosso, AL MERITO MILITARE.
Il nastro è d’azzurro al palo di rosso.[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Sezione 7″ tab_id=”1459178942448-99d13cec-4245″][vc_column_text]
DISTINZIONI ONORIFICHE
Distinzioni cavalleresche e onorifiche civili della Repubblica Italiana (*)
La Repubblica premia le benemerenze individuali e collettive con distinzioni cavalleresche (Ordini cavallereschi nazionali) e distinzioni onorifiche (Decorazioni, Ricompense, medaglie). Il Presidente della Repubblica è capo degli Ordini cavallereschi nazionali e conferisce le distinzioni cavalleresche e onorifiche.
L’insignito di distinzioni cavalleresche e onorifiche della Repubblica può fare pubblico uso del titolo corrispondente.
Le distinzioni cavalleresche e onorifiche della Repubblica possono essere liberamente portate, secondo le relative disposizioni. L’uso delle insegne è di norma prescritto nelle festività nazionali, alla presenza del Presidente della Repubblica, nelle cerimonie ufficiali di carattere civile e militare.
Distinzioni Onorifiche |
(*) tratto da: Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 30 ottobre 2001
(**) le immagini sono tratte da: Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento del Cerimoniale di Stato IL SISTEMA ONORIFICO CIVILE DELLA REPUBBLICA – Roma 2002[/vc_column_text][/vc_tta_section][/vc_tta_pageable][/vc_column][/vc_row]