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Gli Ordini Cavallereschi
di Giorgio Aldrighetti
Gli ordini Cavallereschi della
Real Casa di Savoia
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Il Regno d’Italia disponeva dei seguenti Ordini Cavallereschi:
1°
ORDINE SUPREMO DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA
2°
ORDINE DEI SANTI MAURIZIO E LAZZARO
3°
ORDINE MILITARE DI SAVOIA
4°
ORDINE CIVILE DI SAVOIA
5°
ORDINE DELLA CORONA D’ITALIA
6°
ORDINE AL MERITO DEL LAVORO
7°
ORDINE COLONIALE DELLA STELLA D’ITALIA
8°
ORDINE DELL’AQUILA ROMANA
9°
ORDINE AL MERITO CIVILE DI SAVOIA
Con l’avvento della Repubblica, Sua Maestà il re Umberto II, non avendo abdicato e ritenendosi legittimo re d’Italia, continuò a conferire le Onorificenze degli Ordini Cavallereschi, seppur in numero limitatissimo.
L’attuale Capo della Real Casa di Savoia, Sua Altezza Vittorio Emanuele IV, duca di Savoia, principe di Napoli, conferisce invece i seguenti Ordini dinastici:
1° Ordine Supremo della Santissima Annunziata
2° Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
3° Ordine Civile di Savoia
4° Ordine al Merito Civile di Savoia
E’ opportuno però a questo punto precisare, prima di passare alla descrizione degli Ordini Cavallereschi Sabaudi, che la XIV disposizione transitoria e finale della Costituzione della Repubblica Italiana, entrata in vigore con il 1° gennaio 1948, così recita: “.. L’Ordine mauriziano è conservato come ente ospedaliero e funziona nei modi stabiliti dalla legge..”.
Con l’istituzione, da parte del parlamento nazionale, dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana, con la legge del 3 marzo 1951, nr.178, all’art.9 veniva disposto: ” L’Ordine della SS. Annunziata e le relative Onorificenze sono soppressi. L’Ordine della Corona d’Italia è soppresso e cessa il conferimento delle Onorificenze dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Tuttavia è consentito l’uso di Onorificenze già conferite, escluso ogni diritto di precedenza nelle pubbliche cerimonie. Per gli altri Ordini e Onorificenze, istituite prima del 2 giugno 1946, si provvederà con separata legge”.[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Sezione 2″ tab_id=”1459331876275-b84af54b-3978″][vc_column_text]
L’ ORDINE SUPREMO DELLA
SANTISSIMA ANNUNZIATA
Amedeo VI, conte di Savoia, chiamato il conte verde per la predilezione di portare abiti di tal colore, fondò, nell’anno 1362, l’Ordine del Collare, composto di quindici cavalieri, per onorare le quindici “allegrezze” della Beata Vergine Maria e di tutta la Corte celeste. La decorazione consisteva in un collare d’argento dorato, formato di nodi d’amore e di rose. Dal collare pendeva una ghirlanda formata di tre nodi intrecciati, i famosi nodi di Savoia.
Sempre in origine, scopo dell’Ordine era quello di ” indurre unione e fraternità tra i potenti sicché si evitassero le guerre private”.
I quindici cavalieri si chiamavano fra loro “Fratelli o compagni”.
L’Ordine nel tempo venne più volte riformato. Il primo Duca di Savoia, Amedeo VIII il Pacifico, nel 1429, aggiunse alla decorazione il motto FERT. Nei secoli, gli araldisti provarono a scoprire il significato di queste quattro lettere, senza però riuscirvi.
Carlo III, il Buono, nell’anno 1518, per onorare le cinque piaghe di Nostro Signore Gesù Cristo, elevò il numero dei cavalieri da quindici a venti e collocò nel cuore della ghirlanda formata dai tre nodi o lacci d’amore, l’effigie della Beata Vergine Maria, annunziata dall’arcangelo San Gabriele.
L’Ordine, di conseguenza, assunse, da tale data, il titolo della Santissima Annunziata.
Nel 1580, il duca Emanuele Filiberto prescrisse la nobiltà, da almeno cinque generazioni, per essere ammessi nell’Ordine.
Sua Maestà Vittorio Emanuele II, con D.R. 3 giugno 1869, riformò nuovamente l’Ordine, prescrivendo sempre il numero di venti cavalieri, oltre al Sovrano Gran Maestro, il Principe ereditario, gli ecclesiastici e gli stranieri. Sempre lo stesso Sovrano prescrisse che l’ammissione all’Ordine spettasse a coloro che avevano reso altissimi servizi, nelle più alte magistrature civili e militari, indipendentemente dall’appartenenza al ceto nobiliare.
Umberto I di Savoia, nel 1876, conferì la carica di cancelliere dell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata al Presidente del Consiglio dei Ministri; fino a tale data il cancelliere era invece l’arcivescovo di Torino.
Al momento dell’investitura, l’insignito si sceglieva il collare d’oro pieno, fra quelli disponibili, fermo restando l’obbligo, al momento della morte, di testamentare, per gli eredi, la restituzione alla cancelleria dell’Ordine.
I cavalieri avevano la precedenza, nelle cerimonie, su tutte le più alte cariche dello Stato e godevano dei titoli di Eccellenza e cugino del Re, oltre alla nobiltà personale.
I Cavalieri venivano iscritti d’ufficio negli Ordini dei Santi Maurizio e Lazzaro e della Corona d’Italia, con il grado di Gran Cordone.
Dal 1362 ad oggi figurano investiti ottocentotrentanove Cavalieri dell’Annunziata, dei quali solo otto hanno perso il collare o sono decaduti, per vari motivi.
L’abito dell’Ordine, nel tempo, subì varie modifiche nella forma e nei colori. All’inizio era di bianco per poi passare di nero ed al tempo di Carlo il Buono divenne invece cremisi.
Con Emanuele Filiberto divenne d’azzurro per poi passare di raso color sanguigno, al pari del mantello dell’Ordine mauriziano.
Trattandosi di Ordine dinastico, il Gran Magistero spetta ora a Sua Altezza Reale il Principe Reale Vittorio Emanuele IV, Duca di Savoia e Principe di Napoli, XXVIII Sovrano Gran Maestro, che in data 11 giugno 1985 ha riveduti gli Statuti.
Attualmente l’Ordine si compone dei seguenti Cavalieri:
Sua Maestà Imperiale Akihito del Giappone
Sua Altezza Imperiale Reale Francesco Giuseppe Ottone d’Absburgo Lorena arciduca d’Austria
Sua Altezza Imperiale Reale Roberto d’Absburgo Lorena arciduca d’Austria Este
Sua Altezza Reale il principe Maurizio d’Assia
Sua Altezza Eminentissima Frà Andrew Bertiè principe e gran maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta
Sua Maestà Don Juan Carlos I di Borbone re di Spagna
Sua Altezza Reale Ferdinando di Borbone Due Sicilie
Sa Maestà il re Simeone II dei Bulgari
Sua Eminenza Reverendissima il Signor cardinale Agostino Casaroli
Sua Eccellenza l’ambasciatore Pellegrino Chigi
Sua Maestà il re Costantino II di Grecia
Sua Altezza Reale Alessandro di Jugoslavia
Sua Eccellenza Falcone Lucifero dei marchesi di Aprigliano
Sua Altezza Reale Jean di Nassau granduca del Lussemburgo
Sua Eccellenza il prof. Ettore Paratore
Sua Maestà il re Michele di Romania
Sua Altezza Reale il principe Amedeo di Savoia duca d’Aosta
Sua Altezza Reale il principe reale Emanuele Filiberto di Savoia principe di Piemonte
Sua Altezza Reale il principe Eugenio di Savoia Genova duca di Genova
Sua Eccellenza il marchese Alfredo Solaro del Borgo
Sua Altezza Reale il principe Carlo duca del Wurttemberg.
Sua Maestà Re Alberto II dei Belgi
Sua Eccellenza il Duca Giovanni de Giovanni Greuther di Santa Caterina
Sua Altezza Reale il principe reale Vittorio Emanuele IV, duca di Savoia, principe di Napoli, Capo della Real Casa di Savoja, conferisce le Onorificenze del Supremo Ordine della Santissima Annunziata in quanto tale insigne Ordine fa parte del patrimonio araldico della dinastia, già sovrana, dei Savoja ed è quindi considerato Ordine dinastico non nazionale.[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Sezione 3″ tab_id=”1459334134228-5feb74a4-1988″][vc_column_text]
L’ ORDINE DEI SANTI
MAURIZIO E LAZZARO
L’insigne Ordine mauriziano trae origine dalla unione di due distinti Ordini, quello di San Maurizio e quello di San Lazzaro.
L’Ordine di San Maurizio venne creato da Amedeo VIII il pacifico, quando, divenuto vedovo, si ritirò con sei Gentiluomini nell’eremo di Ripaglia, nel Chiablese, vicino ad un monastero di Canonici regolari di Sant’Agostino, con chiesa dedicata a San Maurizio, condottiero della Legione Tebea.
L’Ordine venne poi riformato dal duca Emanuele Filiberto che lo destinò alla liberazione dei mari dai pirati, alla lotta contro i nemici della fede, in particolare i calvinisti e luterani, e all’esercizio dell’ospitalità.
Il 16 ottobre 1572, il Sommo Pontefice Gregorio XIII, con la Bolla Cristiani Populi, dietro richiesta del duca Emanuele Filiberto eresse l’Ordine militare e religioso di San Maurizio ed il successivo 13 novembre, con la Bolla Pro Commissa, lo univa, in perpetuo, all’Ordine gerosolimitano di San Lazzaro, Ordine quest’ultimo sorto verso il mille per curare i lebbrosi e difendere i Luoghi Santi.
Lo stesso Sommo Pontefice pose il nuovo Ordine militare e religioso sotto la Regola di San Benedetto della Congregazione Cistercense e dichiarò il Duca sabaudo ed i suoi legittimi Successori, Gran Maestri dell’Ordine.
I Cavalieri emettevano i voti di Religione e si impegnavano a combattere per la fede cattolica.
Per l’ammissione nell’Ordine ,necessitava l’appartenenza al ceto nobiliare.
Nel tempo, oltre alle case conventuali di Nizza e di Torino, vennero eretti diversi ospedali, per la cura degli ammalati.
Nel 1729 il re Vittorio Amedeo II concedeva, in uso, all’Ordine, la Basilica di San Paolo in Torino, divenendo da allora la Basilica Magistrale dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Con Regie Lettere Patenti in data 9 dicembre 1831, Sua Maestà il re Carlo Alberto, dopo aver richiamate le origini religiose dell’Ordine , ne modificò gli Statuti ed i regolamenti portando, altresì, a tre le classi dei decorati:
Cavalieri di Gran Croce
Commendatori
Cavalieri
Con la riforma voluta da Sua Maestà Vittorio Emanuele II con Regie Patenti del 16 marzo 1851, l’Ordine perse il carattere militare e religioso, trasformandosi così in un Ordine di merito.
Venne soppressa la classe dei Cavalieri di giustizia con prove di nobiltà, rendendo così accessibile l’Ordine ad ogni categoria di Sudditi.
Con successivo R.D. del 14 dicembre 1855, Vittorio Emanuele II portò le classi a cinque:
Cavalieri di Gran Croce
Commendatori di 1° Classe
Commendatori di 2° Classe
Ufficiali
Cavalieri
In data 11 febbraio 1857, i Commendatori di 1° Classe assunsero la denominazione di Grandi Ufficiali ed infine con R.D. del 20 febbraio 1868, vennero determinate le categorie delle persone che potevano aspirare al conferimento dell’Ordine , precisando anche il numero degli Insigniti, per le diverse Classi.
La decorazione consiste in una croce trifogliata d’oro, smaltata di bianco (croce di San Maurizio), accollata ad altra croce biforcata, smaltata di verde, posta in decusse (croce di San Lazzaro).
Il nastro è di seta ondata di verde.
L’insigne Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, data la sua natura dinastica ed appartenente jure sanguinis a una Famiglia Reale, già Sovrana, conserva intatta la sua validità, indipendentemente dai mutamenti istituzionali.
Per quanto sopra, in forza della Bolla del Sommo Pontefice Gregorio XIII che conferiva il Gran Magistero dell’Ordine Mauriziano ereditario alla Casa Savoia, Sua Maestà Umberto I re d’Italia, seppur in forma limitatissima, continuò a conferire le Onorificenze mauriziane.
L’attuale Capo della Real Casa di Savoia, Sua Altezza Reale il principe reale Vittorio Emanuele IV, Duca di Savoia, Principe di Napoli, in data 11 giugno 1985, ha modificato l’Ordine, consentendo, tra l’altro, l’investitura anche di Dame.
Per quanto sopra l’Ordine si distinse nelle seguenti classi:
Cavalieri di Gran Croce decorati del Gran Cordone
Grandi Ufficiali
Commendatori di Giuspatronato Onorario
Commendatori
Ufficiali
Cavalieri
Dame di 1° Classe
Dame di 2° Classe
Dame di 3° Classe.
Infine, sempre Vittorio Emanuele IV, per le sue prerogative di XVII Gran Maestro dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, in data 23 gennaio 1988, ha modificato la denominazione delle tre Classi di Dame come segue:
Dame di 1° Classe in ” Dame di Gran Croce”
Dame di 2° Classe in ” Dame di Commenda”
Dame di 3° Classe in ” Dame”.
L’Ordine dispone di abito in seta cremisi, con collo e paramani di bianco, mentre la insegna mauriziana risulta caricata sul petto.
L’Ordine conferiva nobiltà personale all’Insignito. Se concesso di padre in figlio, per tre generazioni , conferiva invece la nobiltà ereditaria.
In seno all’Ordine esiste la medaglia mauriziana, istituita da Sua Maestà il re Carlo Alberto con R.D. 19 luglio 1839, per dimostrare la riconoscenza della nazione verso gli ufficiali che, oltre ad aver già ottenuta la croce dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, fossero rimasti in servizio, per dieci lustri, sotto le armi.
L’insegna è costituita da una medaglia d’oro recante l’immagine equestre di San Maurizio con la legenda: SAN MAURIZIO PROTETTORE DELLE NOSTRE ARMI, mentre nel rovescio viene inciso il nome del decorato, con la scritta: PEL SERVIZIO MILITARE DI DIECI LUSTRI BENEMERITI. Esistono due medaglie in oro; una più grande per gli ufficiali generali ed una più piccola per gli altri decorati. Il nastro è di verde eguale a quello dell’Ordine Cavalleresco.
Con l’avvento della Repubblica in Italia, con la legge 7 maggio 1954 nr. 203, è stata mutata la denominazione della decorazione in ” medaglia mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare” disponendo altresì che essa venga concessa dal Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della Difesa.
I cospicui beni dell’Ordine Mauriziano sono stati eretti in Ente Ospedaliero, con compiti di istruzione, beneficenza e culto e posto sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e sotto la vigilanza del Ministero dell’Interno.[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Sezione 4″ tab_id=”1459334217700-d90e4900-e6f0″][vc_column_text]
L’ ORDINE
MILITARE DI SAVOIA
L’Ordine sorto con la denominazione di Ordine del Merito Militare di Savoia ,per volontà di Sua Maestà Vittorio Emanuele I, il 14 agosto 1815, serviva a premiare i militari che si fossero particolarmente distinti nelle battaglie.
Alle origini, l’Ordine, si componeva delle seguenti classi:
Cavaliere di Gran Croce
Commendatore
Cavaliere
Milite.
La decorazione era composta dalla croce patente di rosso di Savoia con caricata altra croce d’argento, orlate d’oro, sormontata da una corona ‘alloro di verde; nel rovescio la cifra V. E. con la corona reale.
Sua Maestà Vittorio Emanuele II con R.D. 28 settembre 1855, tra l’altro, variava la forma della decorazione, divenendo così una croce patente in oro, smaltata di bianco, orlata d’oro, con i bracci terminanti a tre punte. In cuore vi era uno scudetto circolare di rosso caricato da due sciabole d’oro poste in decusse o croce di Sant’Andrea, con le punte rivolte verso l’alto, con la data 1855 e le cifre V. E. La croce era contornata da una corona d’alloro e di quercia, di verde, filettata d’oro.
Nel rovescio della croce, in cuore, caricata su scudetto circolare di rosso la croce d’argento di Savoia, il tutto con la scritta convessa AL MERITO MILITARE in oro.
Il nastro dell’Ordine era d’azzurro, al palo di rosso.
Con R.D. 23 marzo 1857, le classi dell’Ordine divennero cinque:
Cavaliere di Gran Croce
Grand’Ufficiale
Commendatori
Ufficiale
Cavaliere.
Con il R.D. 15 dicembre 1861, vennero assegnate delle pensioni vitalizie ai decorati dell’Ordine.
Con l’avvento della Repubblica, con legge 2 gennaio 1947 nr.4, l’Ordine venne conservato e riformato, con al denominazione di Ordine Militare d’Italia
In tale Ordine vennero trasferiti tutti i decorati dell’Ordine Militare di Savoia, mantenendo le loro decorazioni , anzianità di classe e gli onori militari.
Infatti, ai decorati dell’Ordine, indipendentemente dal grado militare rivestito, sono tributati gli onori militari spettanti agli ufficiali inferiori per i gradi di Cavaliere e Ufficiale; agli ufficiali superiori per il grado di Commendatore, agli ufficiali generali per il grado di Grand’Ufficiale e di Gran Croce.
L’Ordine Militare di Savoia era stato istituito con carattere statuale e quindi non rientrante fra gli Ordini dinastici o di famiglia di Casa Savoia.
In quanto tale, con l’avvento della forma repubblicana in Italia, il Capo della Real Casa di Savoia non ha più proceduto, ovviamente, ad investiture.[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Sezione 5″ tab_id=”1459334262755-69c791aa-5528″][vc_column_text]
L’ ORDINE CIVILE DI SAVOIA
Sua Maestà il re Carlo Alberto, con R.D. in data 29 ottobre 1831, istituì l’Ordine Civile di Savoia con lo scopo di onorare coloro che dedicandosi a professioni non militari, avessero servito e onorato la nazione nelle scienze, nelle lettere, nelle arti e nel lavoro.
L’Ordine, composto dalla sola classe dei Cavalieri, non poteva superare i quaranta decorati, elevati poi con R.D.27 marzo 1887, ad un massimo di settanta.
Agli inizi, era l’aspirante che doveva inoltrare la domanda, corredata dai vari titoli, per essere investito dell’Ordine Civile di Savoia, procedura questa, ben presto abbandonata.
La decorazione si compone di una croce piana d’oro, smaltata d’azzurro, caricata da uno scudetto circolare di bianco colla cifra C.A. d’oro (monogramma del re Carlo Alberto), mentre sul rovescio sempre su eguale scudetto rotondo di bianco, la dicitura AL MERITO CIVILE 1831 in lettere d’oro.
Il nastro dell’Ordine è di bianco, al palo d’azzurro.
Risultando Ordine dinastico e quindi patrimonio araldico della Real Casa di Savoia, l’Onorificenza ha continuato ad essere conferita da Sua Maestà Umberto II, con cinque gruppi di nomine avvenute il 15 settembre 1961, per l’anno centenario del Regno d’Italia, il 15 settembre 1964, per il 60°genetliaco dell’Augusto Sovrano, il 15 settembre 1970, per l’anno centenario della presa di Roma, il 15 settembre 1974, per il 70° genetliaco di Umberto II ed infine nel 1981, ricorrendo il 150° anniversario della fondazione dell’Ordine.
Anche l’attuale VI Gran Maestro dell’Ordine Civile di Savoia, il principe reale Vittorio Emanuele IV, Capo della Real Casa di Savoia, nel 160° anniversario di fondazione dell’Ordine, ha conferito le insegne cavalleresche a cinquanta personalità del mondo delle scienze, dell’arte e della cultura italiane.[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Sezione 6″ tab_id=”1459334308205-ab3eeff8-76d0″][vc_column_text]
L’ ORDINE DELLA
CORONA D’ ITALIA
Sua Maestà Vittorio Emanuele II , con R.D. 20 febbraio 1868, in occasione del matrimonio del principe ereditario Umberto I con la principessa Margherita di Savoia-Genova, istituì l’Ordine della Corona d’Italia, con l’intento di consacrare la memoria del consolidamento del Regno,.
L’Ordine venne destinato agli Italiani ed agli Stranieri per segnalate benemerenze verso la nazione.
Il primo conferimento di onorificenze avvenne in data 22 aprile 1868, giorno delle nozze di Sua Altezza Reale il principe reale Umberto II con la principessa reale Margherita di Savoia-Genova.
L’Ordine si divideva in cinque classi:
Cavalieri di Gran Croce
Grandi Ufficiali
Commendatori
Ufficiali
Cavalieri.
La decorazione dell’Ordine era una croce patente d’oro ritondata, smaltata di bianco, orlata d’oro, accantonata da quattro nodi di Savoia o nodi d’amore, caricata in cuore da uno scudetto circolare smaltato d’azzurro con la corona ferrea in oro e nel retro, sempre su eguale scudetto circolare smaltato d’oro, l’aquila antica di Savoia , di nero, con le ali spiegate, coronata, con il cuore lo scudetto di Savoia, di rosso alla croce d’argento.
Il nastro dell’Ordine era di rosso al palo di bianco.
Pur rientrando fra gli Ordini statuali e non dinastici, Sua Maestà Umberto II di Savoia continuò a conferirlo, seppur in numero limitatissimo, fino alla morte, avvenuta nel 1983, nel giorno dell’anniversario dello Statuto (prima domenica di giugno) e nel giorno anniversario del proprio genetliaco (15 settembre).
I relativi diplomi di nomina così iniziavano: Sua Maestà Umberto II, RE D’ITALIA, IV GRAN MAESTRO DELL’ORDINE DELLA CORONA D’ITALIA, in quanto il Sovrano non ha mai abdicato.
Con la morte di Umberto II, l’Ordine non è più stato conferito, in quanto Ordine statuale e non patrimonio araldico della Real Casa di Savoia.[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Sezione 7″ tab_id=”1459334352856-23948314-7d8f”][vc_column_text]
L’ ORDINE DEL
MERITO DEL LAVORO
Con R.D. 9 maggio 1901, Sua Maestà Vittorio Emanuele III istituiva l’Ordine Cavalleresco del merito agrario industriale e commerciale, con una unica classe di Cavalieri, riservato a: “1° coloro che si sono segnalati nell’agricoltura con colonizzazione di terre incolte, con perfezionamenti di prodotti agrari e allevamenti, con opere di irrigazione e prosciugamento, con provvedimenti atti a migliorare le condizioni materiali e morali delle classi agricole, e col dare notevole incremento all’agricoltura nazionale; 2° a coloro, che si sono segnalati nell’industria, coll’impianto in paese di nuove industrie e con ampliamento di quelle esistenti, con scoperte e invenzioni industriali di riconosciuta importanza pratica, con lavoro personale nella direzione o sviluppo di opifici, e in generale coll’aver dato notevole incremento all’industria manifatturiera italiana; 3° a coloro, che si sono segnalati nel commercio con avere aperti o acquistati stabilmente a prodotti nazionali mercati esteri d’importante consumo; o con avere in grande misura accresciuta la esportazione di prodotti non prima richiesti; con aver dato impulso a istituzioni di credito, tendenti a migliorare le condizioni dell’agricoltura e dell’industria; 4° a coloro che, anche in qualità di operai, abbiano, mediante la loro collaborazione, efficacemente contribuito alle opere di produzione di aziende ed iniziative ecc.ecc.”
La decorazione consisteva in una croce patente d’oro smaltata di verde, caricata da uno scudetto circolare di bianco con la cifra V E (iniziali di Vittorio Emanuele II) in oro , e nel retro, sempre su eguale scudetto circolare di bianco la legenda AL MERITO DEL LAVORO 1901.
Risultando Ordine statuale e non dinastico, dopo il 1946, non venne più conferito dal Capo della Real Casa di Savoia.
Con legge 27 marzo 1952 nr. 199, l’Ordine venne riformato e fatto proprio dalla Repubblica Italiana.[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Sezione 8″ tab_id=”1459334391454-8e27eaaf-aef3″][vc_column_text]
L’ ORDINE AL MERITO DELLA
STELLA D’ ITALIA
Sua Maestà il re Vittorio Emauele III, con R.D. 18 gennaio 1914 istituì l’Ordine Al Merito Coloniale della Stella d’Italia, per rimeritare le benemerenze dei sudditi indigeni delle Colonie italiane ed eccezionalmente anche dei cittadini italiani.
L’Ordine si divideva nelle seguenti classi:
Cavaliere di Gran Croce
Grandi Ufficiali
Commendatori
Ufficiali
Cavalieri.
La decorazione dell’Ordine si componeva in una stella a cinque punte d’oro, smaltata di bianco, bordata e pomata d’oro, caricata in cuore di uno scudetto circolare smaltato di rosso, con le cifre V E intrecciate. Lo scudetto risultava altresì circondato da una fascia di smalto di verde, con la scritta convessa verso il basso 1911. Nel rovescio, sempre su eguale scudetto circolare smaltato di rosso, la legenda AL MERITO COLONIALE.
La stella era sormontata dalla corona reale, d’oro. Il nastro dell’Ordine era di rosso listato alle estremità da due verghette di bianco e di verde.
Il Ministro delle Colonie presiedeva il Consiglio dell’Ordine, i cui componenti erano il Primo segretario del Gran Magistero dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, il cancelliere dell’Ordine della Corona d’Italia, due membri del Consiglio delle Colonie, un rappresentante del Ministero degli affari esteri, ed i direttori generali del Ministero delle Colonie.
L’Ordine, nel tempo, venne più volte modificato.
Con il R.D. 9 maggio 1939, si dispose che le Onorificenze potessero essere conferite anche a stranieri.
Con la perdita delle Colonie ed il mutamento della forma istituzionale in Italia, l’Ordine non è più stato conferito.
Si trattava, comunque, di un Ordine statuale e non appartenente quindi al patrimonio dinastico araldico della Real Casa di Savoia.[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Sezione 9″ tab_id=”1459334424488-8b357a24-9bed”][vc_column_text]
L’ ORDINE DELLA
AQUILA ROMANA
Con R.D. 14 marzo 1942 nr.172, Sua Maestà Vittorio Emanuele III istitituì l’Ordine dell’Aquila Romana, “volendo nella speciale odierna situazione rendere particolare onore alle Nazioni alleate ed amiche”.
L’Ordine risultava diviso nelle seguenti classi civili e militari:
Cavalieri di Gran Croce
Grandi Ufficiali
Commendatori
Ufficiali
Cavalieri.
Con successivo R.D. 24 agosto 1942 nr. 1701, la prima classe, quella dei Cavalieri di Gran Croce, venne divisa in :
Cavaliere di Gran Croce d’oro, riservata solo ai Capi di Stato e ad altissime personalità
Cavaliere di Gran Croce d’argento, riservata per le altre alte personalità.
La decorazione consisteva in una croce patente d’oro, smaltata di bianco, accantonata da due gladi d’oro, posti in decusse e da una ghirlanda di foglie d’alloro. La croce figurava caricata da uno scudetto circolare smaltato d’azzurro, riportante l’aquila romana d’oro, caricata in cuore dallo scudetto ovale di Savoia, di rosso alla croce d’argento. L’aquila era poi timbrata dalla corona reale.
Nel retro, sempre su scudetto circolare d’azzurro, figuravano caricati tre fasci littori d’oro, posti in palo.
Il nastro della decorazione era di giallo e di rosso, i colori della città di Roma, con tre verghette per lato di rosso, di bianco e di verde, modificati poi in porpora.
Ben presto però il nastro dell’Ordine venne modificato in porpora con tre verghette per lato di rosso, di bianco e di verde.
Per ovvie ragioni istituzionali e politiche, l’Ordine venne soppresso con D.L. 5 ottobre 1944 nr. 370.
Nella breve vita dell’Ordine, gli insigniti furono:
Cavalieri di Gran Croce d’oro in numero di due
Cavalieri di Gran Croce d’argento in numero di diciotto
Grandi Ufficiali in numero di quarantacinque
Commendatori in numero di novantadue
Ufficiali in numero di centoquarantotto
Cavalieri in numero di centocinquantadue.[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Sezione 10″ tab_id=”1459334482070-70fade79-220b”][vc_column_text]
L’ ORDINE AL MERITO
CIVILE DI SAVOIA
Sua Altezza Reale il principe reale Vittorio Emanuele duca di Savoia, principe di Napoli, Capo della Real Casa di Savoia, per Grazia di Dio e per Diritto Ereditario VI Gran Maestro dell’Ordine Civile di Savoia, in data 23 gennaio 1988, ha istituito, in seno all’Ordine Civile di Savoia, un Ordine di merito, denominato Ordine Al Merito Civile di Savoia, o più brevemente, come recita il decreto istitutivo, Ordine al Merito di Savoia.
L’Ordine serve a premiare e ricompensare speciali specifiche benemerenze conseguite con attività che rechino onore alla Real Casa di Savoia.
L’Ordine risulta diviso in otto Classi:
Cavalieri di Gran Croce, il cui numero non potrà eccedere i cento;
Dame di Gran Croce, il cui numero non potrà eccedere i cento;
Grandi Ufficiali, il cui numero non potrà eccedere i centocinquanta;
Commendatori, il cui numero non potrà eccedere i trecento;
Dame di Commenda, il cui numero non potrà eccedere i trecento;
Cavalieri Ufficili, il cui numero rimarrà indeterminato;
Cavalieri, il cui numero rimarrà indeterminato;
Dame, il cui numero rimarrà indeterminato.
La decorazione dell’Ordine consiste in una croce d’oro piena, smaltata di bianco, caricata da uno scudetto circolare, smaltato d’azzurro, con le cifre V E del Fondatore dell’Ordine; nel retro, sempre su eguale scudetto, la scritta AL MERITO di SAVOIA 1988. Il nastro della decorazione è d’azzurro al palo di bianco.
L’Ordine dispone di abito, composto da un manto di panno turchino, aggiustato alla gorgiera da quattro cordini con nappe di seta azzurra e bianca.
La croce dell’Ordine figura caricata sul cuore.[/vc_column_text][/vc_tta_section][/vc_tta_pageable][/vc_column][/vc_row]