Roberto Saccarello, Gli Ordini cavallereschi delle Dinastie italiane e della Santa Sede, pp. 96, illustrate a colori, Speciale n° 31 (settembre/ottobre 2005) di Cronaca Numismatica (tel. 800-018356 / 055-315803).
Com’è giusto per un periodico a matrice numismatica, tali cronistorie tengono in particolare evidenza il dato monetario, dal quale proviene la gran parte dell’apparato iconografico costituito da nitide e belle riproduzioni di monete, in maggioranza dotate di stemmi e di collane di Ordini nettamente delineati. Altre godibili illustrazioni a tema cavalleresco sono presenti anche nell’Introduzione, nitide, grandi, talora infrequenti (come quelle di affreschi medievali viterbesi, o di decorazioni d’Ordini poco noti), ed anche di grande attualità (come la foto di Papa Benedetto XVI sulla cattedra del Laterano, che da sola occupa l’intera p. 79, e le foto cerimoniali che mostrano gli attuali rappresentanti delle Dinastie trattate).È questa la più recente delle monografie con cui il mensile Cronaca Numismatica periodicamente approfondisce un argomento legato alle scienze documentarie della storia da esso trattate, con le cure, le attenzioni ed i criteri che ne sanciscono l’ormai pluriennale successo editoriale. Il presente numero è dedicato ai principali e correnti Ordini cavallereschi nati, e in gran parte tuttora riconosciuti, nel nostro territorio nazionale. Genesi, vicende, caratteristiche, insegne ed uniformi di ognuno di essi vengono elencati ed accompagnati da almeno un’illustrazione di un pendente o di una placca, a seguire e coronare una compendiosa cronistoria della Dinastia che l’istituì (Savoia, Borbone Due Sicilie e Parma, Asburgo Lorena ed Este): in analoga maniera, il fascicolo viene chiuso da un capitolo dedicato alla Santa Sede.

Diversi box di approfondimento (fra cui spicca quello di p. 22 dedicato al FERT sabaudo, motto dell’Ordine dell’Annunziata di cui si danno più ipotesi interpretative d’origine numismatica) arricchiscono il testo, il quale a sua volta si segnala per la corretta menzione d’usi e modi con cui la giurisprudenza oggi tratta il riconoscimento ufficiale degli Ordini cavallereschi in Italia. Altrettanto diversificata ed aggiornata è la bibliografia, che riporta anche atti di recentissimi congressi assieme a testi prestigiosi (fra cui il lavoro del Marini Dettina sull’Ordine Costantiniano, recensito su Nobiltà n. 53, marzo 2003, p. 108), il che contrasta però con la p. 9 ove, nel menzionare l’attività dell’ICOC, Commissione internazionale permanente per lo studio (non per la storia, come erroneamente lì indicato) degli Ordini cavallereschi ben definendola l’“assise più alta e competente” in materia, l’Autore si ferma a citare l’edizione 1964 dell’elenco da essa stampato con la lista degli Ordini scientificamente riconosciuti.Invece, come i nostri lettori ben sanno, l’ICOC è tuttora in regolare e piena attività (in specie dopo il ricambio generazionale che dal 2001 ne ha rafforzato l’impostazione rigorosa e super partes), ed ha pubblicato nel 2004 l’ultimo aggiornamento dell’edizione del Registro degli Ordini di cavalleria.

Nel dettaglio, dopo l’Introduzione ed una Premessa sugli Ordini cavallereschi (origine, classificazione, posizione nell’ordinamento italiano), il fascicolo tratta di: Casa Savoia (storia della dinastia; Ordini dell’Annunziata, dei Ss. Maurizio e Lazzaro, Civile di Savoia, Militare di Savoia, della Corona d’Italia, al Merito del Lavoro, della Stella d’Italia, dell’Aquila Romana, della Besa e di Scanderbeg); Casa Borbone Due Sicilie (storia della dinastia; Ordini di San Gennaro e Costantiniano di San Giorgio); Casa Borbone Parma (storia della dinastia; Ordini Costantiniano di San Giorgio, di San Lodovico, di San Giorgio di Lucca, medaglie di benemerenza); Casa Asburgo Lorena (storia della dinastia; Ordini di Santo Stefano e di San Giuseppe); Casa Austria Este (storia della dinastia; Ordine dell’Aquila Estense); Santa Sede (storia; Ordini del Cristo, dello Speron d’oro, Piano, di San Gregorio, di San Silvestro, del Santo Sepolcro, Teutonico). (MaurizioCarlo Alberto Gorra, IAGI)