I Vescovi della Diocesi di Chioggia

GIOVANNI BATTISTA PIASENTINI

LXXVII
1952 - 1976



   Partito: nel primo campo di cielo a tre monti di verde moventi dalla punta, quello di mezzo più alto e sostenente un cestello al naturale, pieno di erba di verde e sormontato da una colomba di bianco, nell'atto di prendere il cibo per distribuirlo (Carità); i laterali sormontati da un cipresso al naturale (Fede e Speranza). (Religione delle Scuole di carità, PP. Cavanis). Nel secondo d'azzurro al fuoco ardente di rosso, sormontato da una stella (6) d'oro. Al capo di rosso al leone passante, alato e nimbato d'oro, tenente con la zampa anteriore destra un libro d'argento aperto scritto delle parole in lettere maiuscole romane di nero PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEUS.





Mons. Giovanni Battista Piasentini


    Mons. Giovanni Battista Piasentini, figura di spicco dell’episcopato clodiense, nacque a Venezia nel 1899 e fu ordinato sacerdote dal patriarca La Fontaine nel 1924. Dal 1931 al 1940 fu rettore del collegio “Cavanis” di Possagno, diretto dalla Congregazione dei PP. Cavanis, nella quale era entrato nel 1916. Il 16 febbraio 1946 fu eletto vescovo di Anagni dopo la consacrazione episcopale ricevuta dal card. Adeodato Piazza. Trasferito alla diocesi di Chioggia il 31 gennaio 1952, vi fece ingresso il 30 marzo. Durante il suo episcopato diede avvio alla costruzione di numerosi edifici religiosi, sociali e ricreativi, tra cui l’Istituto professionale Cavanis di Chioggia, la colonia pedemontana “Clodiensis Stella Maris”, la Casa per gli esercizi spirituali “Madonna del Divino Amore” di S. Anna, il monastero delle Clarisse di Porto Viro; inoltre provvide alle necessità delle popolazioni colpite da varie alluvioni del Po, inaugurò asili e nuove parrocchie nella diocesi, aprì a Donada il Centro di addestramento professionale. Numerose anche le manifestazioni religiose da lui indette, tra cui anche un sinodo (1959).Morì nell’agosto 1987 presso l’Istituto dei PP. Cavanis di Possagno, dove si era ritirato nel 1976 dopo le sue dimissioni per raggiunti limiti di età. Fu sepolto a Chioggia, secondo il suo desiderio, in Cattedrale, nel cui presbiterio, sulla parete nord, è stato anche eretto nel gennaio 2006 un artistico monumento in sua memoria (opera dello scultore G. Longhin).



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