I Vescovi della Diocesi di Chioggia

BENEDETTO MANFREDI

XXXIII
1414 - 1421


   D'argento all'aquila spiegata e coronata, tenente tra gli artigli due spade, poste in decusse, con le punte rivolte verso il basso.

    Figlio di Nicolò Manfredi, cittadino di Chioggia, medico in città, Benedetto Manfredi, nativo pure di Chioggia, fu per autorità imperiale pubblico notaio, canonico della Cattedrale e per due volte vicario capitolare: la prima nel 1410, durante la vacanza della sede dopo il trasferimento del vescovo Paolo di Giovanni alla diocesi di Modone e la seconda nel 1411 dopo quello del vescovo Cristoforo Zeno a Capodistria (cfr. G. Vianelli, "Serie de' Vescovi di Malamocco e Chioggia", Venezia, 1790). Più volte proposto a vescovo, lo divenne il 14 marzo 1414 succedendo a fr. Pietro Schiena.

Per ricordare il fausto avvenimento, il Comune aumentò di 40 lire l'elemosina che si elargiva durante la prima messa pontificale, che era stata ridotta a lire 60 dopo la guerra di Chioggia. Il Manfredi contribuì all'ampliamento del convento di S. Caterina, costruito dopo la donazione del terreno nel 1384 da parte di un certo Pietro Bono di Alvise, detto delle Fornaci, insieme alla chiesa e ampliati entrambi, come detto, in seguito all'acquisto (1390), di un orto di proprietà di Nicoletto Gualengo e di una casa di Caterina Cogo (1392), con la concessione da parte del vescovo Manfredi dell'alienazione di una salina (le famose "saline del vescovo") lasciata in eredità a certa suor Lucia Graselli, monaca in quel convento.

Il Manfredi morì il 12 luglio 1421 lasciando tutti i suoi beni - dopo che fosse avvenuta la morte della di lui madre - al Capitolo della Cattedrale. Nota giustamente il Tiozzo (cfr. I. Tiozzo, "I Nostri", Chioggia, 1928, p. 44) che l'anno della morte (1404 riportato dal Morari nella sua "Storia di Chioggia" (1632) è inesatto. La famiglia Manfredi risulta tra quelle fatte Cittadine l'anno 1401 nella serrata del Maggior Consiglio (cfr. A. Boscolo, "Memorie diverse della città di Chiozza", ms., 1600 ca.) e quindi fra le più antiche di Chioggia.



Blasonature a cura di Giorgio Aldrighetti
Testi di Angelo Padoan
Realizzazioni Html a cura di C. R.