martedì 6 gennaio 1998
ha preso possesso della diocesi
S. E. R. MONS. ANGELO DANIEL
OTTANTESIMO VESCOVO DI CHIOGGIA





IL SINDACO DOTT. FORTUNATO GUARNIERI

IL GRAN PRIORE DI LOMBARDIA E VENEZIA
DEL SOVRANO MILITARE ORDINE DI MALTA
SUA ECC. ZA FRA GIACOMO DALLA TORRE DEL TEMPIO di SANGUINETTO

IL COMANDANTE DELLA CAPITANERIA DI PORTO
CAP. DI FREGATA GIUSEPPE SPINOSO

E LE ALTRE AUTORITÀ CITTADINE
SI AVVIANO VERSO PORTA SANTA MARIA PER ACCOGLIERE IL
NUOVO VESCOVO DELLA CITTÀ E DIOCESI DI CHIOGGIA






IL SALUTO DEL SINDACO
DOTT. FORTUNATO GUARNIERI

    Eccellenza reverendissima, oggi è un giorno importante per la città e per la diocesi.

    L'ingresso del nuovo Vescovo significa per tutti, religiosi e laici, credenti e non credenti, riavere un Pastore, vale a dire una guida sicura in un cammino di fede, di spiritualità, ma anche di solidarietà e di convivenza civile. A nome dell'Amministrazione Comunale, a nome dei cittadini di Chioggia e del Comune, le auguro un proficuo fruttuoso buon lavoro, nella convinzione di poter presto stabilire una seria e costruttiva collaborazione comune.

    Designati rispettivamente da un disegno della Provvidenza e da un consenso popolare a traghettare questa città verso il Duemila, a percorrere insieme le tappe che ci condurranno al Giubileo, non posso non auspicare in questa occasione una vicendevole piena comunione di intenti e di progetti, a favore d'una crescita spirituale, civile e morale della Comunità.

    Ci sono problemi e situazioni che, se affrontati insieme, seppure ciascuno nel proprio àmbito istituzionale ed ecclesiale, possono trovare più rapidamente qualche valida soluzione. E mi riferisco in modo particolare alla disoccupazione, al disagio giovanile, allo scadimento dei valori, agli anziani ed al loro ruolo, ai casi ancora presenti di povertà e di emarginazione, alla valorizzazione del volontariato e di tutte quelle forme di solidarietà e di azione educativa che caratterizzano in positivo una città.

    Ci accolga e ci voglia bene così come siamo, con le nostre difficoltà e le nostre gioie, con le nostre realtà buone e quelle meno buone, con la nostra tradizione e le nostre abitudini, con i nostri pregi e con i nostri difetti.

    L'accoglie una città antica, ricca di storia, che nel suo passato recente e lontano annovera concittadini che si sono distinti nelle scienze e nelle arti, nella letteratura e nella medicina, nella marineria e nell'amor patrio, e che ha pure espresso splendide figure di sacerdoti che, specie nei momenti di difficoltà, hanno assunto ruoli di grande importanza, non solo sul piano religioso, ma anche su quello educativo e sociale. Una città che desidera intensamente crescere nelle sue tre attività principali: la pesca, l'orticoltura, il turismo, ma che ha le sue radici soprattutto su una consolidata religiosità costantemente rinsaldata da una forte devozione alla Madonna della Navicella sin dal lontano 1508, e oggi giorno da ben due cause di canonizzazione in corso, di cui una, quella relativa a padre Raimondo Calcagno - già all'esame della Commissione teologica romana - fortemente sentita per la sua attualità da tutta la popolazione.

    Sappia che la città l'accoglie con entusiasmo ed affetto e le è riconoscente per aver accettato di staccarsi dalla sua gente, dalla sua diocesi, dalle sue colline, ed essere qui con noi per una nuova, forse imprevista, missione; per un compito per lei così grave ed impegnativo.

    Benvenuto, pertanto, Eccellenza; sinceramente benvenuto fra noi, ed accetti il nostro più cordiale e sentito augurio di buon anno e di buon lavoro.

Servizi fotografici di:
Giordano Fuolega dello studio "Foto Marino" e Fausto Zennaro dello studio "Foto Bullo"


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