Gli Ordini Cavallereschi

di Giorgio Aldrighetti



Gli Ordini Cavallereschi della
Serenissima Repubblica di San Marco

    L'Abate Bernardo Giustinian, nella sua opera Historie cronologiche dell'origine degl'ordini militari e di tutte le religioni cavalleresche insino ad hora instituite nel mondo, edita in Venezia l'anno 1692, parlando degli Ordini Cavallereschi della Veneta repubblica , così inizia:

ORDINI DI CAVALIERI DI S. MARCO IN VENEZIA

ANTICA COMPAGNIA DELLA CALZA

CAVALIERI DELLA STOLA D' ORO

CAVALIERI DI COLLANA DEL SENATO E COLLEGIO

CAVALIERI DEL DOGE, ò PRENCIPE DI VENEZIA


    Goffredo di Crollalanza, nella sua Enciclopedia Araldico Cavalleresca, edita in Pisa nel 1878 e Licurgo Cappelletti nella sua Storia degli Ordini Cavallereschi, edita in Livorno nel 1904, enumerando gli Ordini Cavallereschi estinti della repubblica di San Marco, riportano invece solo due Ordini:

    1° San Marco

    2° della Stola d' Oro

Per completezza si riferisce che il Cappelletti annota: Ordine di San Marco o del Doge.

Altri autori, quali il Cibrario e l'Helyot, parlando degli Ordini Cavallereschi della Veneta repubblica, annoverano fra gli Ordini , oltre al San Marco e alla Stola d'oro, anche quello del Doge.

La soluzione , probabilmente, la troviamo nell'interessante studio di Ricciotti Bratti I CAVALIERI DI S.MARCO, edito nel tomo XVI del "Nuovo Archivio Veneto", Venezia 1898, ove , dopo una lunga ed arguta dissertazione sull'Ordine dei Cavalieri di San Marco, così conclude:" Ora, riassumendo, si può adunque concludere che a Venezia vi era un'unica Onorificenza equestre, il Cavalierato di San Marco. Soltanto esso variava d'importanza e nella considerazione pubblica secondo che maggiore o minore era l'Autorità per decreto della quale veniva concesso conforme, cioè, la deliberazione di nomina proveniva dal Maggior Consiglio o dal senato oppure i Cavalieri erano creati dal Doge.

Quindi la funzione si compieva o nel Pien Collegio o nelle stanze private ducali.

In ogni modo però essi venivano sempre armati dal Capo della Repubblica il quale, esortato il personaggio , ch'era in ginocchio, ad operare sempre per il bene di Venezia, gli batteva con uno spadone sulla spalla pronunciando le parole: Esto miles fidelis.

Poi se al decorato era stato decretato il dono d'una collana questa gli veniva posta al collo dal Doge stesso.

I Cavalieri di San Marco pertanto potevano portare, come tutti i Cavalieri d'ogni parte del mondo, la spada, gli speroni d'oro, l'abito rosso e la cintura dorata. Nessuno però a Venezia adottava tutti questi contrassegni se si eccettui, ricorda il Gradenigo nel 1738, Marchio Michiel che, fatto cavaliere dal Re di Maiorca, andava per la città con spada e cappa.

I patrizi, già lo si disse, aveano diritto di metter sopra la toga una Stola di stoffa d'oro, larga un palmo e mezzo circa e che scendeva dalla spalla sinistra giungendo, nella parte anteriore, fin quasi al ginocchio. (Si ricordi che eguale privilegio godevano quei patrizi decorati anche di Ordini equestri stranieri).

Coloro ai quali, per le loro gesta, oltre il Cavalierato, era stato decretato il dono di una Collana con medaglia, portavano di solito questa che volgarmente si ritenne pure distintivo dell'Ordine.

Infine quelli che erano decorati privatamente dal Doge portavano la Croce che fu sopra descritta.

Il privilegio del Cavalierato di San Marco ereditario nel primogenito, che sotto la Repubblica era goduto da alcune famiglie patrizie, fu ora dalla Consulta Araldica del Regno riconfermato soltanto ai Querini del ramo di Santa Giustina, attualmente domiciliati a Visinale e a Pasiano di Pordenone.

Un decreto del Senato del 1597 conferiva appunto il cavalierato ereditario a Benedetto Querini per le sue grandi benemerenze durante la carestia e la peste che infestarono il regno di Candia nel 1590 e 1592.

I Querini soltanto dunque hanno il diritto ancora oggi di fregiare il loro nome con quello del glorioso patrono della Serenissima".

Per completezza di esposizione , ricordiamo che dell'Ordine dei Cavalieri di San Marco nulla si conosce circa la fondazione o istituzione. Nel 1769 il Serenissimo principe Alvise Mocenigo conferì, in perpetuo, il titolo di Cavaliere di San Marco anche ai reverendissimi Canonici del Venerabile Capitolo della Cattedrale di Treviso.

L'insegna dell'Ordine era costituita da una medaglia d'oro caricata dal leone di San Marco, nimbato e accovacciato, con la testa posta di fronte, tenente con le zampe anteriori un libro aperto scritto dalle parole in lettere maiuscole romane PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEUS.

La medaglia era sostenuta da una collana d'oro.

La croce invece era d'azzurro, orlata d'oro, biforcata, con in cuore il leone di San Marco d'oro, nimbato e accovacciato, con la testa posta di fronte, tenente con le zampe anteriori un libro aperto scritto dalle parole in lettere maiuscole romane PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEUS.

L'Ordine Cavalleresco di San Marco rientra, infine, fra gli Ordini estinti.

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