Gli Ordini Cavallereschi

di Giorgio Aldrighetti



Gli Ordini Cavallereschi del
Ducato di Mantova

    Il ducato di Mantova disponeva dei seguenti Ordini Cavallereschi:

Ordine della Immacolata Concezione

Ordine della Redenzione.


ORDINE DELLA IMMACOLATA CONCEZIONE

    L'8 settembre 1617, Ferdinando I Gonzaga, duca di Mantova, istituì questo Ordine Cavalleresco in onore della Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, sotto l'invocazione di San Michele arcangelo.

L'Ordine venne approvato, nel 1625, dal Sommo Pontefice Urbano VIII.

    Per entrare nell'Ordine , bisognava possedere la nobiltà generosa, giurare la fedeltà alla sede apostolica e, su richiesta, andare a combattere contro gl'infedeli.

La decorazione era composta da una croce bucata d'oro, smaltata d'azzurro, caricata in cuore dell'effigie della Beata Immacolata Concezione.





ORDINE DELLA REDENZIONE

    Vincenzo I Gonzaga, duca di Mantova, nella solennità di Pentecoste del 1608, in occasione del matrimonio del figlio Francesco con la principessa Margherita, figlia di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, istituì l'Ordine Cavalleresco della Redenzione, chiamato altresì del Redentore o del preziosissimo sangue di Nostro Signore Gesù Cristo, conservandosi nella chiesa di Sant'Andrea, in Mantova, una insigne reliquia con alcune gocce di sangue di Nostro Signore Gesù Cristo, raccolte, secondo la tradizione, da San Longino.

    La decorazione consisteva in una collana composta da cartocci d'oro alternati da verghe dello stesso metallo poste nel crogiolo sopra le fiamme, alternati dalle sillabe formanti il motto del salmo DOMINE, PROBASTI ME. Dal collare pendeva l'insegna dell'Ordine composta da una medaglia ovale caricata da due angeli genuflessi, in adorazione dell'ampolla contenente le tre gocce del preziosissimo sangue di Nostro Signore Gesù Cristo. Attorno alla medaglia figuravano le parole NIHIL HOC TRISTE RECEPTO.

    Gli Insigniti giuravano di difendere la Fede cattolica, la dignità del Romano Pontefice, la Casa dei Gonzaga, l'onore delle dame, delle vedove e degli orfani.

    L'uniforme dell'Ordine si componeva di un abito di seta cremisi seminato di crogioli d'oro e orlato di ricami dello stesso; la giubba e le calze erano di stoffa in argento, con calzette di rosso.

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